Camminando, sui sentieri dell'infanzia.
Sono prati e ruscelli.
Sono boschi e cime.
Sono frutti del tempo andato e fiori del tempo che verrà.
Corriere della Sera 28 marzo 2011
Il poeta canta e piange la sua e la mia terra.
"Ormai la primula e il calore
ai piedi e il verde acume del mondo
I tappeti scoperti
le logge vibrate dal vento ed il sole
tranquillo baco di spinosi boschi;
il mio male lontano, la sete distinta
come un'altra vita nel petto
Qui non resta che cingersi intorno il paesaggio
qui volgere le spalle."
La seconda e la terza foto sono stupende,anche le altre ma quelle due sono le mie preferite...che bei posti,sarebbe bello andare e non tornare più via!
RispondiEliminaChe meraviglia Sabrina!!!! <3 Luoghi meravigliosi!!!!!!E la poesia è stupenda!!! :)
RispondiEliminaCiao Sabrina, alias maimai...
RispondiEliminaNon credo tu possa ricordarti di me, ne delle disquisizioni sul tabagismo o sulle mille altre cose che circa una decina di anni fa ci vedevano chiacchierare e arrivare all'alba attraverso una chat.
Sono contento di saperti felice e sposata con un grande e colgo l'occasione per mandarti un saluto ed un abbraccio.
Ciao Sabrina... Paolo THEVOICE.
Bellissime foto e bellissimi pensieri....
RispondiEliminaUn bacio, Silvia
Grazie di questi vostri passaggi in terre lontane ma, in fondo, così vicine.
RispondiEliminaUn abbraccio.
splendidi luoghi del cuore...
RispondiEliminaun abbraccio
Grazie a te che ci rendi sempre partecipi della vostra vita........sono piccole cose ma stupende e anche emozionanti! ^_^
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